• 6 patate medie
  • 1 cipolla
  • 400 gr di pancetta affumicata
  • 600 ml di panna da cucina
  • 300 gr di reblochon
  • vino bianco
  • peperoncino

Non succede molto spesso ma a volte apro la mia cucina, sia vera che virtuale, a qualcuno.. Questa volta è toccato a Andrea, un amico, cantautore emergente e cuoco appassionato. Andrea è cresciuto a Ginevra e quindi ha tutto il diritto di cucinare questo piatto, che proprio lui mi ha fatto scoprire e amare: la tartiflette. Come una tradizione che si rimanda lui ha imparato a cucinarla da Melò, poi l’ha insegnata a me, e io la insegno a voi… Per chi non la conoscesse, la tartiflette è un piatto tipico savoiardo a base di patate, pancetta e reblochon, un formaggio francese al latte crudo. Se siete fortunati a riuscite a trovarne un pezzo dovete provare la tartiflette, perchè se dici reblochon pensi tartiflette. Questa ricetta è per l’appunto stata creata dai produttori di questo formaggio per incrementarne le vendite. E’ un piatto dagli ingredienti semplici e dal sapore soprendente, perfetto per le fredde serate invernali…

Preparazione:

Sbucciate le patate, tagliatele a fettine alte circa 1 cm e cuocetele al vapore fino a quando riuscite a infilarci una forchetta senza fatica. Tritate la cipolla e fatela soffriggere con un pò d’olio sul fondo di una padella a fuoco lento. Quando la cipolla è imbiondita unite un pò di peperoncino tritato, la pancetta a cubetti, sfumate con un goccio di vino bianco e fate rosolare per circa 10 minuti fino a quando è croccante.  A questo punto aggiungete la panna da cucina e amalgamate bene il tutto.

In una pirofila mettete uno strato del composto di panna e pancetta, alternandolo con uno strato di patate al vapore, e andate avanti così fino a riempire la pirofila.

Coprite con il reblochon tagliato a fettine con tutta la crosta.

Infornate in forno caldo a 180° C per circa 20 minuti, avendo cura di mettere la funzione grill a metà cottura in modo da ottenere una crosticina croccante in superficie. Fatela raffreddare leggermente, tagliate e servite. Et voilà Andrea con la sua tartiflette.